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L’ amore del cuore

1 Luglio 2022 @ 22:00

L’amore del cuore

Venerdì 1 luglio ore 22
Teatro Alfieri

La stanza, spettacolo in VR - AstiTeatro 44

Di cosa tratta L’amore del cuore? L’argomento, la storia sono in qualche modo secondari, perché l’intenzione principale di Churchill è di distruggere il testo stesso, usandolo per smontare i meccanismi del teatro, della realtà e delle relazioni che all’interno di questa realtà si costruiscono moltiplicando abitudini, rimossi e abissi. Certo c’è un filo narrativo, una piccola storia familiare, punteggiata da fatti e incidenti non esplicitamente legati tra loro, ma percorsi tutti da una stessa preziosa inquietudine, in cui l’ordinaria perversità dell’istituzione familiare e dei suoi meccanismi relazionali e sociali è letteralmente ‘gettata in scena’, per spingersi fino a quella esplosione della parola, del linguaggio, del sistema di segni attraverso la cui mediazione diamo senso al mondo.
In questo che è un grande testo sull’attesa  c’è una famiglia – i genitori Alice e Brian, la zia Maisie, il figlio Lewis – che aspetta il ritorno dall’Australia della sorella maggiore Susy. Mentre quest’attesa accade (l’arrivo di Susy sembra realizzarsi tre volte e dunque forse nessuna è vera) emergono (ma saranno veri?) inquietanti ricordi del passato: una relazione adulterina di Alice, un misterioso cadavere in giardino. E si svelano tensioni irrisolte: il rapporto dei genitori con il figlio, le paure notturne di Maisie, gli accenni a una possibile pulsione incestuosa di Brian per la figlia, il suo desiderio auto-cannibalistico confessato in un crescendo angoscioso e orgasmatico.

L’amore del cuore inizia con un’ambientazione realistica da dramma domestico, ma subito la superficie di normalità si incrina in una delle molte interruzioni/riprese della narrazione che punteggiano il testo. I personaggi si fermano per ricominciare, come un disco rotto, da un punto immediatamente precedente, replicando azione e dialogo con piccole modifiche e/o aggiunte – riprese che creano un effetto di disorientamento causale e temporale, annullando la verosimiglianza del primo breve segmento e risignificando l’orizzonte di attesa. Come se si trattasse non di una rappresentazione, ma dei resti di una rappresentazione, in cui i personaggi incertamente recitano se stessi e la propria vita. Come se il testo stesso avesse dei ripensamenti e volesse riprovarci in altro modo.
Così per mettere in scena L’amore del cuore – in questa alternanza perfetta tra storie familiari e l’esilarante, cupissimo meccanismo a orologeria disegnato da Churchill – l’attore è costretto a prendere posizione sulla scrittura stessa, assecondandola, fraintendendola o ‘sabotandola’ – perché il testo lo richiede e il divertissement teatrale lo consente – mentre il regista continua il
lavorio di un vigile direttore d’orchestra cui però inesorabilmente scappa di mano l’organico.
Proprio per questo, scegliamo per L’amore del cuore la forma ibrida e ‘ambigua’ di quella che potrebbe a prima vista sembrare una messinscena, ma con l’intenzione di radicalizzarne e metterne a nudo il dispositivo interno, facendone – letteralmente – il disegno di regia. Mostrando, in tempo reale il ‘combattimento’ dell’attore e l’immediatezza delle sue reazioni di fronte alla parola ricordata, dimenticata e rimemorata – la sorpresa procurata dalla stessa frase ripetuta più e più volte nell’arco del testo, o gli inciampi suscitati dall’esplosione del meccanismo narrativo. Ma anche semplicemente lo stupore di un testo che pagina dopo pagina si srotola, si inceppa, si dipana e si incaglia, che perde e riprende senza sosta il filo della narrazione. Scelta artistica ed espressiva che – in una messinscena compiuta e dettagliata intorno a un tavolo familiare, ‘ambiente’ apparentemente realistico – mostra l’attore alle prese con il linguaggio stesso, rivelando il processo che lo porterà alla graduale – e forse involontaria – ‘caduta’ nel personaggio.

La scrittura di Caryl Churchill, come un vaso di Pandora, è piena di affascinanti trabocchetti drammaturgici, d’invenzioni e sperimentazioni sul filo della lingua e dell’azione, sotto cui sono disseminati i temi, la messa in scena della realtà, la frattura tra questo rappresentare e il rappresentarsi, come società o come uomini, rincorrendo quella cosa chiamata verità.

Credits

di Caryl Churchill
regia di Lisa Ferlazzo Natoli
con Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi,
Francesco Villano
un progetto de lacasadargilla

suoni e spazio scenico Alessandro Ferroni
luci Omar Scala
immagini Maddalena Parise
costumi Camilla Carè
aiuto regia Flavio Murialdi
foto di scena Sveva Bellucci
comunicazione Margherita Masè
traduzione Laura Caretti e Margaret Rose
produzione Teatro Vascello La Fabbrica dell’attore e lacasadargilla
con il supporto di Theatron Produzioni
con il sostegno di Bluemotion
Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi,
Francesco Villano

 

Biglietteria

INTERO 10 euro
RIDOTTO 8 euro
RIDOTTO OPERATORI 5 euro
BIGLIETTO FAMIGLIA 5 euro  “Quadrotto, Tondino e la luna” (fuori abbonamento)

LA BIGLIETTERIA NEI LUOGHI DI SPETTACOLO APRE 1 ORA PRIMA DELL’INIZIO

ABBONAMENTI FESTIVAL
108 euro per 18 spettacoli
70 euro per 10 spettacoli
SPECIALE UNDER 25: abbonamento gratuito per 3 spettacoli a scelta
(Sono esclusi gli spettacoli fuori abbonamento)
FUORI ABBONAMENTO (prenotazione obbligatoria):
spettacolo in VR “Così è (o mi pare)”
spettacolo in VR + visita Museo di Palazzo Mazzetti per “La Stanza”

INGRESSO GRATUITO:
Bandakadabra “Ok, boomer”

PRENOTAZIONI
I biglietti sono prenotabili a partire dal 10 maggio
– scrivendo via mail a  biglietteriateatroalfieri@comune.asti.it
– telefonando a 0141.399057 – 0141.399040 (da mar a ven dalle 10 alle  17)
– online sul sito www.allive.it

PREVENDITE E RITIRO BIGLIETTI/ABBONAMENTI
Dal 10/05 al 22/06 da mar a ven orario continuato 10 – 17
Dal 23/06 al 03/07 tutti i giorni orario continuato dalle 10 alle 17
presso Biglietteria Teatro Alfieri in Via al Teatro n. 2 – Asti

ACQUISTO ONLINE TRAMITE  www.bigliettoveloce.it

A causa del contenimento Covid19 l’ingresso negli spazi sarà monitorato seguendo le normative in corso.

L’amore del cuore

 


Venerdì 1 luglio ore 20.30
Teatro Alfieri

 

La stanza, spettacolo in VR - AstiTeatro 44

Di cosa tratta L’amore del cuore? L’argomento, la storia sono in qualche modo secondari, perché l’intenzione principale di Churchill è di distruggere il testo stesso, usandolo per smontare i meccanismi del teatro, della realtà e delle relazioni che all’interno di questa realtà si costruiscono moltiplicando abitudini, rimossi e abissi. Certo c’è un filo narrativo, una piccola storia familiare, punteggiata da fatti e incidenti non esplicitamente legati tra loro, ma percorsi tutti da una stessa preziosa inquietudine, in cui l’ordinaria perversità dell’istituzione familiare e dei suoi meccanismi relazionali e sociali è letteralmente ‘gettata in scena’, per spingersi fino a quella esplosione della parola, del linguaggio, del sistema di segni attraverso la cui mediazione diamo senso al mondo.
In questo che è un grande testo sull’attesa  c’è una famiglia – i genitori Alice e Brian, la zia Maisie, il figlio Lewis – che aspetta il ritorno dall’Australia della sorella maggiore Susy. Mentre quest’attesa accade (l’arrivo di Susy sembra realizzarsi tre volte e dunque forse nessuna è vera) emergono (ma saranno veri?) inquietanti ricordi del passato: una relazione adulterina di Alice, un misterioso cadavere in giardino. E si svelano tensioni irrisolte: il rapporto dei genitori con il figlio, le paure notturne di Maisie, gli accenni a una possibile pulsione incestuosa di Brian per la figlia, il suo desiderio auto-cannibalistico confessato in un crescendo angoscioso e orgasmatico.

L’amore del cuore inizia con un’ambientazione realistica da dramma domestico, ma subito la superficie di normalità si incrina in una delle molte interruzioni/riprese della narrazione che punteggiano il testo. I personaggi si fermano per ricominciare, come un disco rotto, da un punto immediatamente precedente, replicando azione e dialogo con piccole modifiche e/o aggiunte – riprese che creano un effetto di disorientamento causale e temporale, annullando la verosimiglianza del primo breve segmento e risignificando l’orizzonte di attesa. Come se si trattasse non di una rappresentazione, ma dei resti di una rappresentazione, in cui i personaggi incertamente recitano se stessi e la propria vita. Come se il testo stesso avesse dei ripensamenti e volesse riprovarci in altro modo.
Così per mettere in scena L’amore del cuore – in questa alternanza perfetta tra storie familiari e l’esilarante, cupissimo meccanismo a orologeria disegnato da Churchill – l’attore è costretto a prendere posizione sulla scrittura stessa, assecondandola, fraintendendola o ‘sabotandola’ – perché il testo lo richiede e il divertissement teatrale lo consente – mentre il regista continua il
lavorio di un vigile direttore d’orchestra cui però inesorabilmente scappa di mano l’organico.
Proprio per questo, scegliamo per L’amore del cuore la forma ibrida e ‘ambigua’ di quella che potrebbe a prima vista sembrare una messinscena, ma con l’intenzione di radicalizzarne e metterne a nudo il dispositivo interno, facendone – letteralmente – il disegno di regia. Mostrando, in tempo reale il ‘combattimento’ dell’attore e l’immediatezza delle sue reazioni di fronte alla parola ricordata, dimenticata e rimemorata – la sorpresa procurata dalla stessa frase ripetuta più e più volte nell’arco del testo, o gli inciampi suscitati dall’esplosione del meccanismo narrativo. Ma anche semplicemente lo stupore di un testo che pagina dopo pagina si srotola, si inceppa, si dipana e si incaglia, che perde e riprende senza sosta il filo della narrazione. Scelta artistica ed espressiva che – in una messinscena compiuta e dettagliata intorno a un tavolo familiare, ‘ambiente’ apparentemente realistico – mostra l’attore alle prese con il linguaggio stesso, rivelando il processo che lo porterà alla graduale – e forse involontaria – ‘caduta’ nel personaggio.

La scrittura di Caryl Churchill, come un vaso di Pandora, è piena di affascinanti trabocchetti drammaturgici, d’invenzioni e sperimentazioni sul filo della lingua e dell’azione, sotto cui sono disseminati i temi, la messa in scena della realtà, la frattura tra questo rappresentare e il rappresentarsi, come società o come uomini, rincorrendo quella cosa chiamata verità.

Credits

di Caryl Churchill
regia di Lisa Ferlazzo Natoli
con Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi,
Francesco Villano
un progetto de lacasadargilla

suoni e spazio scenico Alessandro Ferroni
luci Omar Scala
immagini Maddalena Parise
costumi Camilla Carè
aiuto regia Flavio Murialdi
foto di scena Sveva Bellucci
comunicazione Margherita Masè
traduzione Laura Caretti e Margaret Rose
produzione Teatro Vascello La Fabbrica dell’attore e lacasadargilla
con il supporto di Theatron Produzioni
con il sostegno di Bluemotion
Tania Garribba, Fortunato Leccese, Alice Palazzi,
Francesco Villano

 

Biglietteria

INTERO 10 euro
RIDOTTO 8 euro
RIDOTTO OPERATORI 5 euro
BIGLIETTO FAMIGLIA 5 euro  “Quadrotto, Tondino e la luna” (fuori abbonamento)

LA BIGLIETTERIA NEI LUOGHI DI SPETTACOLO APRE 1 ORA PRIMA DELL’INIZIO

ABBONAMENTI FESTIVAL
108 euro per 18 spettacoli
70 euro per 10 spettacoli
SPECIALE UNDER 25: abbonamento gratuito per 3 spettacoli a scelta
(Sono esclusi gli spettacoli fuori abbonamento)
FUORI ABBONAMENTO (prenotazione obbligatoria):
spettacolo in VR “Così è (o mi pare)”
spettacolo in VR + visita Museo di Palazzo Mazzetti per “La Stanza”

INGRESSO GRATUITO:
Bandakadabra “Ok, boomer”

PRENOTAZIONI
I biglietti sono prenotabili a partire dal 10 maggio
– scrivendo via mail a  biglietteriateatroalfieri@comune.asti.it
– telefonando a 0141.399057 – 0141.399040 (da mar a ven dalle 10 alle  17)
– online sul sito www.allive.it

PREVENDITE E RITIRO BIGLIETTI/ABBONAMENTI
Dal 10/05 al 22/06 da mar a ven orario continuato 10 – 17
Dal 23/06 al 03/07 tutti i giorni orario continuato dalle 10 alle 17
presso Biglietteria Teatro Alfieri in Via al Teatro n. 2 – Asti

ACQUISTO ONLINE TRAMITE  www.bigliettoveloce.it

A causa del contenimento Covid19 l’ingresso negli spazi sarà monitorato seguendo le normative in corso.

Dettagli

Data:
1 Luglio 2022
Ora:
22:00
Categoria Evento:

Organizzatore

Festival Asti Teatro
Telefono:
0141399057

Luogo

Teatro Alfieri
Via Teatro Alfieri 2
Asti, 14100
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