Extraordinary Stories
AstiTeatro raccontato dalle ragazze e dai ragazzi del Progetto PCTO
AstiTeatro
02 Luglio 2023
Durante tutta la durata del Festival i ragazzie e le ragazze del Progetto PCTO parteciperanno attivamente a tutti gli spettacoli raccogliendo informazioni e materiali utili, fotografando e filmando ciò che accade prima e dopo uno spettacolo, il tutto finalizzato alla cura e realizzazione in maniera perlopiù autonoma il blog.
Gli studenti anche quest’anno racconteranno, attraverso il loro punto di vista, l’ esperienza della rassegna teatrale.
Il progetto
Un progetto di Audience Engagement che vuole raccontare l’esperienza teatrale durante la rassegna di Asti Teatro dal punto di vista dei più giovani.
I ragazzi del progetto PCTO del Comune di Asti che parteciperanno all’edizione 45 del Festival AstiTeatro sono:
Alessia Provenzano, Lucrezia Maria Contento, Gabriele Mario Franzese, Francesca Biscione, Mary Glenda Castelletto.
IO SONO UNA STORIA
Loro sono una storia, sono uomini e donne molto lontani dalla nostra età moderna… che ci raccontano com’è stata e come è la loro vita.
Un altra generazione che si approccia alla nostra. Sono persone come noi, nei loro particolari, nei loro dettagli e nelle loro sfumature.
Hanno condiviso con noi i loro ricordi… mentre ci si siete su una panca, si possono ascoltare e mentre ci si gode il paesaggio, possiamo solo che comprenderli e capirli.
-Castelletto Mary Glenda
Dal Sottosuolo
Dal Sottosuolo – Underground è stato uno spettacolo inizialmente interattivo. Ha visto il pubblico interagire con gli attori facendolo diventare parte integrante dello spettacolo. Inizialmente è stato chiesto di schierarsi da una parte o dall’altra in base a due risposte possibili che avrebbero dovuto prendere in diverse circostanze. L’attore ha sfidato il pubblico facendogli fare “prove di coraggio” in cambio di un premio. Arrivati alla fine del gioco l’unica domanda è stata: “Fino a che limite si può arrivare?”. La risposta però ce l’hanno data gli artisti, che a quel punto hanno fatto vedere immagini, video, interviste e domande rivolte a persone sconosciute. Il fulcro di queste nozioni è stato quello degli effetti della modernità sulle persone e in particolare quanto oggi possa essere condizionante il denaro. Il denaro porta alla felicità o è la libertà che permette di essere felici? Le risposte delle persone erano affermative, negative e incerte, ma una cosa spiccava nei loro occhi.. il dolore. Forse un problema che è cresciuto con l’andare avanti dei tempi: tutto viaggia intorno al far soffrire, chi in ambito lavorativo, chi in ambito amoroso. Tutto ciò perché la società diventa sempre più complessa e tutto influisce su di noi con una carica maggiore.. cosa serve per mandare via il dolore e ritornare alla serenità? Felicità o libertà? Personalmente ho trovato questo spettacolo coinvolgente perché mi ha permesso di farmi delle domande con risposte che ancora adesso sto cercando.
-Provenzano Alessia
Dal sottosuolo
E’ stato a dir poco incredibile , la durata dello spettacolo è stata usata saggiamente. l’unica cosa che ho trovato sgradevole è stata la divisione netta dei 2 atti infatti non trovando molti collegamenti tra essi. la maggior parte dello spettacolo è stata davvero incantevole e confrontandomi col pubblico non ero l’unico a pensare che l’attore fosse davvero un pazzo a sangue freddo e che fossimo d’avanti ad un possibile omicidio. E’ stato a dir poco coinvolgente col pubblico infatti sembrava davvero all’inizio uno show che poi sarebbe andato a degenerare . Un’ altra cosa che mi è piaciuta molto sono stati i messaggi, ad esempio: le persone possono essere comprate per fare cose col denaro, le persone ragionano solo con un criterio di guadagno della società per cui si tende a salvare un giovane al posto di un anziano.
-Franzese Gabriele